Mangiacassette, nome d'arte di Lorenzo Maffucci, è uno di quegli artisti che per presentarsi allega i testi delle sue canzoni piuttosto che i giudizi positivi della critica musicale. Un artista consapevole, che fa musica non per gli applausi ma per una necessità artistica propria.
Il sacco si rovescia (2017) è il suo nuovo album, definito dall'artista come: "il secondo capitolo di una trilogia che si chiude al secondo capitolo: manca un finale, manca un inizio oppure, a piacere, manca lo sviluppo della trama". Dopo il precedente album Non lo voleva sapere (2015), Lorenzo Maffucci ha sentito la necessità di completare il viaggio musicale che aveva cominciato, senza sapere però, dove l'avrebbe portato. Come tutti i grandi artisti, non ha iniziato la sua opera dal principio, ma dal fulcro nevralgico centrale, per poi definirlo nei dettagli e completarlo in tutte le sue parti in un tempo successivo.
Questo fulcro altro non è che una domanda: "Il tormento di una persona, riguarda quella persona e nessun altro?". Il percorso musicale verso la risposta dura quattro tracce, intrinseche di una verità senza tempo, e in esclusiva allo ZAC!.
Il tutto è incorniciato da un amore per la "musica analogica", che non ha eguali tra i suoi contemporanei. Con Mangiacassette non si tratta, infatti, del solito ritorno al vinile che va tanto di moda: Il sacco si rovescia esce per l'etichetta Ibexhouse in cassetta C60 (oltre che in digitale). Forse non il supporto più comodo, al giorno d'oggi, ma è una chiara scelta stilistica, un omaggio a quella musica che ha segnato una generazione.