Giovedì 6 Luglio 2017 - 21.30
OSSA
dal racconto popolare dell'osso che canta alla storia di Placido Rizzoto
di e con Alessio Di Modica
Alessio di Modica è un teatrante, clown, cuntastorie o meglio come lui ama definirsi Cuntautore. Nasce e cresce ad Augusta in provincia di Siracusa nel bel mezzo del polo petrolchimico più grande d’Europa. A un certo punto, dopo anni di lavoro sul territorio, comprende l’importanza e la gioia di vivere qui e decide di dare vita a un percorso artistico significativo e radicato. L’incontro e lo studio con maestri come Pippo Del Bono, Mimmo Cuticchio, Dario Fo, Eugenio Barba, Peter Schumann, Jango Edwards gli permette di sviluppare uno stile personale e originale sia nella messa in scena che a livello di pedagogia teatrale. Sperimenta e ricerca un linguaggio che arriva dalla contaminazione di diverse tecniche teatrali. Il suo lavoro teatrale si snoda tra la realizzazione di spettacoli sia singoli ma anche con collaborazioni importanti, lavori nelle scuole sui tema della Legalità, Diritti Civili, Memoria, progetti di formazione per lo Youth Programm della Comunità Europea e programmi di Cooperazione Internazionale per ragazzi provenienti da tutto il mondo , laboratori in case famiglia e centri diurni, workshop e conferenze atte a diffondere la conoscenza del teatro popolare del “Cunto”, del Clown e dei Pupazzi nelle Università. Una parte del suo tempo Alessio lo passa in strada tra gli anziani ad ascoltare le loro storie e a recuperare le memorie sepolte dalla storia ufficiale, per dare luce alla letteratura orale che oggi sembra perduta ma per cui ancora c’è speranza. Dal 2011 Alessio fa parte della rete internazionale di narratori.
Lo spettacolo di giovedì 6 luglio allo ZAC! racconta due storie di ossa.
La prima è la fiaba dell’osso che canta che è un classico dei racconti legati al mondo della pastorizia. Dal nord Europa all’Africa ogni cultura ha la sua versione di questa storia. I temi principali sono il tradimento e la memoria: un fratello ammazza l’altro e tenta di nascondere il suo crimine. Questo racconto veniva tramandato in tutta la crudeltà dell’anima popolare. In questo spettacolo Alessio Di Modica ne presenta una personale versione intrisa della simbologia isolana popolare pastorale. Ma questa fiaba somiglia tanto a una storia vera, alla storia di Placido Rizzotto: sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale del dopoguerra che in embrione già cominciava a muoversi per tutta l’isola.
Rizzotto fu ammazzato dalla mafia e poi fatto sparire nel tentativo dei suoi assassini di occultare il corpo e far scordare l’uomo e l’operato fino a offuscarne il ricordo. Ma le sue ossa ritrovate in una foiba canteranno e riusciranno a far vincere la memoria sulla dimenticanza.
Le due storie vengono cuntate con uno stile narrativo semplice e asciutto, possiamo dire ridotto all’osso, uno stile popolare tra la ricostruzione storica e il fiabesco, dove il vero e l’immaginario si intrecciano indissolubilmente.
Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con Cascina Caccia.
Dalle 20.00 si può cenare insieme con un piatto di orecchiette tradizionali pugliesi fatte a mano.
Ingresso libero, uscita a cappello.
gradita prenotazione