Torna finalmente il rock allo ZAC! Quello nudo e crudo, quello senza tanti artifici, quello che non scende a compromessi. E se si parla di genere è difficile dare una definizione estensiva di quello che propongono i CUT rispetto a 'rock'. Difficile incastonare un gruppo che sa a tratti di noise rock texano, a tratti di garage rock inglese e a tratti di quel famoso post-punk di cui tanto si è tornati a parlare.
Lasciando perdere le definizioni, non è comunque facile rimanere indifferenti rispetto ai nomi che ruotano attorno a questa band da Bologna: un disco registrato a New York presso lo studio di Matt Verta-Ray (chitarrista e socio di Jon Spencer negli Heavy Trash) e masterizzato da Ivan Julian (Richard Hell and The Voidoids) nel 2010. La condivisione di palchi con band seminali quali Violent Femmes, Royal Trux, Ulan Bator. Per non parlare dei mostri sacri quali i The Hives e Iggy Pop & The Stooges. In venti anni di attività si può dire che i CUT hanno saputo farsi le ossa. E si vede. Ma soprattutto si sente...
A dar dimostrazione della lunga esperienza in campo, è il sesto album in studio. Un lavoro crudo, maturo e dalla grande varietà stilistica. E se non fosse bastata la serie di nomi precedenti con cui hanno avuto modo di entrare in contatto, i CUT hanno ben pensato di tirarne fuori di nuovi per l'occasione. Ospiti di eccellenza nel loro ultimo lavoro "Second Skin" dove troviamo tra gli altri Mike Watt, basso e voce dei Minutemen e bassista nel periodo 2003-2014 degli Stooges e Stefano Pilia, chitarrista dal 2008 dei Massimo Volume.
Cultori del genere o semplici amatori? Se volete le schitarrate, le schitarrate avrete. Con i CUT sul palco, su questo non ci piove.
In apertura, Notte Horror.