A proposito del nostro rinnovo

A proposito del nostro rinnovo

Mercoledì 20 Maggio 2020 - 23.22
Pubblicato in:

Ivrea, 19 maggio 2020
COMUNICATO STAMPA | capitolo 1
A PROPOSITO DEL NOSTRO RINNOVO

Scriviamo queste righe per portare chiarezza e aprire un dialogo costruttivo in città in merito al rinnovo del contratto di comodato per i locali del Movicentro, tra la nostra cooperativa ZAC! e il Comune di Ivrea.
Siamo alla stazione di Ivrea da dicembre 2014, con un progetto di riqualificazione urbana che ha restituito alla città uno spazio civico collettivo inusuale, ibrido e vivo, dove molte energie del territorio hanno trovato un luogo per conoscersi, contaminarsi, produrre lavoro, cultura, microeconomia. Lo abbiamo fatto aggiudicandoci un bando per la gestione di uno spazio semiabbandonato, che tutti ricordiamo come uno scatolone vuoto, energivoro, inutile, con nessuna connessione con la città.
Ora lo ZAC! offre tutti i giorni bellezza e opportunità: è forse l'unico luogo (insieme alle società sportive che sul nostro territorio fanno un lavoro enorme di aggregazione), che parla con i giovani di Ivrea, dai giovani super impegnati nelle associazioni cittadine ai giovani più fragili che allo ZAC! si incrociano e insieme cercano progettualità per costruirsi un orizzonte di vita.
Il nostro contratto scade a luglio 2020 e prevede un rinnovo con provvedimento espresso da parte dell'Amministrazione comunale, con la quale abbiamo cercato un dialogo già da ottobre 2019, con l'intento di verificare insieme il nostro operato e far emergere eventuali difficoltà legate al rinnovo del contratto, per poterle risolvere nel dialogo e nella collaborazione. L'Amministrazione comunale, in queste settimane, ci ha riferito di non voler procedere al rinnovo ma di volerci concedere una proroga di 6 mesi per approfondire i termini del contratto. In questi 6 anni, non abbiamo mai avuto richiami ufficiali o segnalazioni dal Comune di Ivrea: il resoconto annuale delle nostre attività e i nostri bilanci sociali, oltre ad essere pubblici, sono depositati e protocollati ogni anno presso gli uffici comunali.
Abbiamo la responsabilità di 12 posti di lavoro, 3 dei quali sono dedicati a persone svantaggiate ai sensi della Legge 381/91, avendo come una delle nostre finalità statutarie l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Ospitiamo un progetto di Servizio Civile Universale, che dà l'opportunità a 9 ragazzi e ragazze di prendersi cura del bene comune e orientare le proprie vite al servizio della collettività. Svolgiamo un ruolo di presidio sociale rispetto alle marginalità tipiche delle stazioni ferroviarie, con un servizio di educativa di strada e il lavoro di 2 educatori.
Sosteniamo con il nostro lavoro un vero e proprio universo di piccoli produttori, agricoltori, artigiani, negozi e fornitori locali, perché con il nostro bar/ristorante prediligiamo una economia di prossimità. Offriamo ai cittadini di Ivrea l'opportunità di acquistare cibo sano e giusto nel nostro mercato a kmzero, al quale partecipano oltre 30 produttori e che è punto di riferimento per oltre 200 famiglie del Gruppo d'Acquisto Solidale Ecoredia.
Organizziamo concerti, spettacoli teatrali e rassegne cinematografiche, siamo partner dei festival La Grande Invasione e Morenica Festival, collaboriamo alla rete di operatori culturali Cittadini Illumina(n)ti, stiamo portando avanti un progetto di Compagnia di San Paolo per l'attivazione dei pubblici giovanili, con un finanziamento di 55.000 euro per i ragazzi e le ragazze di Ivrea.
Crediamo che i risultati e l'affidabilità che abbiamo dimostrato, l'impatto sociale che abbiamo avuto sul tessuto cittadino, e la rete di cittadini, scuole, associazioni ed enti culturali della quale ci siamo messi al servizio, meritino un ripensamento dell'Amministrazione nel volerci riconoscere un pieno appoggio al nostro progetto, e quindi il rinnovo previsto dal contratto.
Scriviamo queste righe anche per ringraziare tutti i soci e i cittadini che in questi giorni ci hanno espresso la loro vicinanza, senza intento polemico, ma per affermare il valore del nostro lavoro e cercare di tutelare un luogo di cittadinanza attiva e di innovazione sociale che la nostra città merita di mantenere.

Ivrea, 14 giugno 2020
COMUNICATO STAMPA | capitolo 2
COSA PENSIAMO A QUESTO PUNTO DEL NOSTRO FUTURO

L'esperienza dello ZAC! al Movicentro di Ivrea, in uno spazio pubblico collettivo, per noi ha un senso civico: questo spazio, nelle nostre intenzioni, è al servizio della città. In queste settimane, abbiamo chiesto ai   cittadini di Ivrea e alle realtà con cui abbiamo collaborato in questi anni in tutta Italia di prendere una posizione rispetto all'atteggiamento diffidente dell'Amministrazione comunale e abbiamo raccolto e documentato queste reazioni. Siamo stati sommersi di affetto e di vicinanza, da uno spaccato trasversale e vero della nostra città: commercianti, ristoratori, operatori culturali, studenti, insegnanti, professionisti, associazioni, educatori, musicisti, pendolari, genitori, persone normali di Ivrea e allo stesso tempo da una rete nazionale di spazi rigenerati che vede nella nostra esperienza una buona pratica, sana e autentica. Questo cuore, questo nuovo atteggiamento della cittadinanza, questo senso di responsabilità e di partecipazione, sono un messaggio chiaro, ci viene voglia di dire "un insegnamento" per il mondo della politica, di mettersi in ascolto delle persone, di accompagnare questa onda di collaborazione e solidarietà, e non di ostacolarla rincorrendo modelli vecchi, che rispondono a criteri meramente economici su cui gli amministratori pubblici hanno troppo spesso basato le proprie scelte, con risultati a volte disastrosi per il tessuto sociale delle nostre città.
Questo senso di stare insieme nella città non riguarda solo esperienze come lo ZAC! ma un processo di riappropriazione degli spazi e del discorso pubblico, che comunque non si arresta, esiste e si fa sentire, e sopravvive. Anche non al Movicentro, se necessario, ma con una voce ancora più ferma e determinata.
Nel merito della polemica, siamo convinti che l'Amministrazione non sia mai andata al cuore della questione, cioè dire QUALI SONO LE RAGIONI PER CUI SI SCEGLIE DI NON RINNOVARE IL CONTRATTO DI COMODATO A UN'ESPERIENZA COME LA NOSTRA, ma ha via via portato argomentazioni di carattere burocratico e tecnico che riteniamo troppo deboli, se non pretestuose.
Prendiamo atto della presenza di problemi negli atti formali negli accordi tra Comune, RFI e Regione e apprezziamo la volontà espressa dall'Amministrazione di regolarizzare la situazione, ma riteniamo che questo esuli dalla questione che riguarda il rinnovo del contratto. Il Comune persegua giustamente la risoluzione di questi problemi per sanare l'attuale posizione nei confronti di RFI/Regione, senza tuttavia dover ricorrere a questa scusa per quel che riguarda gli inquilini dell'immobile, cioè noi.
Sappiamo che l'entrata in vigore dell'art. 71 del Codice del Terzo Settore esclude le imprese sociali dalla possibilità di avere contratti di comodato gratuito con gli Enti Locali, ma abbiamo più di un parere legale secondo i quali il problema sussiste solo nella stesura di un nuovo bando, ma non nella proroga o nel rinnovo di un contratto già esistente e stipulato con la normativa precedente.
Non siamo contrari di principio a partecipare a un nuovo bando, né a corrispondere un affitto *simbolico*, ma ci chiediamo: perché farlo? Perché un'esperienza come la nostra, che ha portato valore sociale e ricchezza alla città, che si pone come modello positivo e replicabile per tante realtà, che è riconosciuta dal Sindaco di Ivrea come "un'esperienza essenziale per il tessuto cittadino" deve sottoporsi in questo momento a un nuovo bando, e non può semplicemente continuare a lavorare, per il bene comune? Quali sono le condizioni diverse, che verranno poste nel nuovo bando, che l'amministrazione ritiene così necessarie?
Inoltre, è giustificato questo atteggiamento così ostile, in un momento difficile e delicato per tanti cittadini, legato all'emergenza COVID? Perché il Comune di Ivrea non ritiene doveroso (sì, doveroso) sostenere una realtà che funziona, apprezzata da tanti cittadini, e nella quale tanti cittadini si impegnano, ma ci dice di accontentarci di una proroga di 6 mesi, a fronte di anni di investimenti, impegno e lavoro?
E ancora, le oltre 5000 persone che hanno firmato la nostra petizione e scritto attestati di stima nei nostri confronti, non meritano di avere una risposta dall'Amministrazione comunale, una risposta DI SENSO, (anche di buon senso, se possibile) invece di questo continuo affastellarsi di scuse, norme, appigli, velate accuse (tutte infondate come "non pagano niente, l'utilizzo dell'atrio non è nel contratto, non fanno le cose in sicurezza, non hanno i permessi, in questi anni hanno cambiato natura giuridica")?
Ecco, questo è quello che pensiamo molto chiaramente in questo momento rispetto al nostro futuro: ci piacerebbe sapere, invece, altrettanto chiaramente come si immagina il futuro del Movicentro l'Amministrazione comunale, se ritiene che questo presidio sociale e culturale vada mantenuto così come è, e di dirlo con molta chiarezza non solo a noi, ma alla città di Ivrea, prendendosi la responsabilità delle proprie scelte davanti a tutti.

Il CdA dello ZAC!
Lucia Panzieri, Stefano Bacchetta, Patrizia Dal Santo, Filippo Scavarda, Enrica Spinaci
con i 289 soci della cooperativa

 

Ivrea, 7 febbraio 2021
COMUNICATO STAMPA | capitolo 3

In merito alle recenti comunicazioni ricevute dall'Amministrazione Comunale, la cooperativa ZAC! ritiene di poter continuare a garantire i servizi di cui si occupa da 6 anni all'interno del Movicentro.
In particolare, garantiamo le funzioni pubbliche di apertura, chiusura e pulizia dell'immobile (come richiesto da contratto) a servizio dei cittadini che si servono delle biglietterie e della sala d'attesa.
Inoltre, garantiamo l'apertura dell'aula studio a servizio degli studenti delle scuole superiori che utilizzano ogni giorno gratuitamente questo spazio, e di tutte le famiglie che ci hanno espresso la necessità di avere spazi per lo studio per i propri figli.
Non ultimo, ci appare oggi più che mai responsabile nei confronti dei 12 soci lavoratori della cooperativa mantenere aperti il bar e il ristorante per poter garantire i posti di lavoro e assicurare a queste famiglie un reddito.
Quindi, da lunedì 8 febbraio il bar dello ZAC! è regolarmente aperto dalle 7,30 alle 18 (come concesso dalla zona gialla), mentre l'aula studio è aperta dalle 9 alle 17. Anche i mercatini di produttori locali si tengono secondo gli orari stabiliti. Le biglietterie di GTT e Trenitalia potranno mantenere inalterati i loro orari di apertura.
Ci auguriamo che vengano al più presto risolte le difficoltà amministrative, per poter proseguire un progetto che ha dato così tanto alla città, in termini di protagonismo giovanile, welfare culturale, consolidamento di un'economia di prossimità legata ai produttori del territorio e, soprattutto, come presidio sociale e di sicurezza in una zona difficile della città.
Il Cda dello ZAC!

Ivrea, 10 gennaio 2023
PEC INVIATA A SINDACO E VICESINDACO PROTOCOLLATA IN DATA 10 GENNAIO

OGGETTO: contratto transitorio Cooperativa ZAC! al Movicentro
Con grande pazienza abbiamo atteso il 15 dicembre 2022, data della firma che mette fine alla questione relativa alla proprietà del Movicentro tra Comune di Ivrea e Trenitalia-RFI. Apprendiamo dai giornali che ora l’immobile è in ordine dal punto di vista amministrativo ed è a tutti gli effetti di proprietà del Comune di Ivrea fino al 2040.
Di conseguenza, vi scriviamo per riportare alla vostra attenzione la possibilità di sottoscrivere un contratto transitorio che tuteli il nostro impegno e i nostri 15 soci lavoratori per il periodo che va da gennaio 2023 alla nuova assegnazione degli spazi attraverso lo strumento che riterrete più opportuno (concessione diretta, bando di gara, processo di co-progettazione e/o accreditamento ai sensi dell’articolo 55 della legge del Terzo Settore).
Vi ricordiamo che il contratto transitorio in oggetto fa riferimento a un’intesa verbale intercorsa tra la nostra Cooperativa e l’Amministrazione Comunale, alla presenza del Sindaco e del Vice Sindaco, nell’incontro tenutosi presso i vostri uffici in data 7 febbraio 2021. Sottolineiamo che da allora, la Cooperativa ZAC! ha continuato ad onorare il contratto con il Comune di Ivrea, seppure non rinnovato, continuando a garantire le funzioni pubbliche relative alla pulizia dei bagni pubblici, e le funzioni di apertura, chiusura, pulizia e guardiania dell'immobile, a servizio dei cittadini che si servono delle biglietterie e della sala d'attesa. Riteniamo che l’Amministrazione Comunale sia nelle condizioni, oggi, di poter rispettare questo accordo sottoscrivendo un contratto transitorio che possa ripristinare le condizioni di titolarità a vantaggio di entrambi i contraenti: ad esempio, per quanto ci riguarda, maggiori garanzie rispetto alle manutenzioni ordinarie e straordinarie sull’immobile, mentre a vantaggio dell’Amministrazione comunale il ripristino del nostro contributo economico sulle aree comuni.
Vi preghiamo di poter ricevere in merito una risposta per iscritto, che definisca le intenzioni e le azioni che l'Amministrazione Comunale intende intraprendere per superare l'attuale situazione emergenziale, in modo da poterle condividere con tutta la nostra base sociale ed i numerosissimi sostenitori.
Segnaliamo, inoltre, che questo lungo periodo di incertezza rispetto alla proprietà ha di molto penalizzato le condizioni strutturali dell’immobile. Riteniamo che non siano più derogabili gli interventi di manutenzione su un immobile che oggi è, a tutti gli effetti, di proprietà comunale e che necessita con urgenza di alcuni interventi a tutela della sicurezza di tutti i cittadini che vivono questi spazi. In particolare, vi chiediamo di intervenire nel più breve tempo possibile relativamente a: -manutenzione delle porte esterne d’accesso -manutenzione delle porte interne dei bagni pubblici -controllo e verifica sull’impianto di riscaldamento/raffreddamento e sostituzione dei filtri -impermeabilizzazione del tetto e controllo di tutte le infiltrazioni dell’atrio e delle stanze
Approfittiamo di questo contatto per aggiornarvi che, al momento, la Cooperativa ZAC! è impegnata nei seguenti progetti/finanziamenti:
- La mia casa è una stazione (Otto per Mille Valdese), empowerment giovanile e assistenza allo studio - Un patto per la scuola (Otto per Mille Valdese), assistenza allo studio e progettualità condivise con le scuole superiori - C.A.R.E. (Regione Piemonte), inclusione sociale e riduzione delle diseguaglianze - ZETA (Regione Piemonte), progetto di supporto psico-fisico per giovani 15-29 anni - Living Better (Compagnia di San Paolo), interventi territoriali a favore di cittadini fragili, in particolare con lo sportello ELP - Bottom Up! (Fondazione per l’Architettura di Torino), rigenerazione urbana dell’area esterna del Movicentro a favore dei cittadini più giovani - NextGenU 2022/23 (Polo del ‘900), interventi di avvicinamento alle politiche europee per giovani under25 - SPACE (Compagnia di San Paolo), progetto triennale per la partecipazione culturale nei presidi civici - Operatori culturali per lo sviluppo di comunità (Compagnia di San Paolo), percorso di formazione per operatori culturali
Certi di poter ricevere in breve tempo una risposta, porgiamo cordiali saluti,
il CdA dello ZAC!

Ivrea, 12 marzo 2023
COMUNICATO STAMPA | capitolo 4
Perchè siamo indignati

Perché siamo indignati
Nell’incontro che abbiamo avuto su nostra richiesta mercoledì 8 marzo con il Sindaco e la Vice-Sindaco, la cooperativa ZAC! è stata informata della volontà dell’Amministrazione comunale di procedere in tempi brevissimi a una manifestazione di interesse per l’assegnazione degli spazi del Movicentro.
Infatti, per chi avesse perso le puntate precedenti, dal 15 dicembre 2022, a seguito degli accordi formalizzati con RFI-Trenitalia, il Comune ha assunto il titolo per poter procedere in questo senso.
Perché siamo indignati?
Innanzitutto, siamo indignati per il grande silenzio che ha preceduto questa comunicazione e per il fatto di non essere stati in nessun modo ascoltati: in questi anni, infatti, abbiamo sempre avuto la sensazione di essere un problema e non un’opportunità per la città.
Siamo indignati perché il progetto di Movicentro che ci è stato comunicato non tiene in nessuna considerazione quello che lo ZAC! ha fatto in questo spazio per la cittadinanza negli ultimi 8 anni, trasformando il Movicentro da un non luogo a un punto di riferimento per la città, creando un’identità, amalgamando relazioni e tessendo storie, con infinita pazienza, grande umiltà e saggezza.
Siamo stufi di sentire dai nostri detrattori, alcuni dei quali amministratori di questa città, che lo ZAC! è un bar: siamo a tutti gli effetti una realtà di carattere socio-culturale, e a detta di tutti gli autorevoli enti che finanziano i nostri progetti siamo tra le esperienze più innovative a livello regionale e nazionale, in grado di dare risposte concrete alle esigenze di protagonismo giovanile e di disagio sociale.
La proposta di Movicentro che ci è stata presentata, e che prevede affidamenti separati per i vari spazi ed esclude ogni utilizzo dell’atrio, non ci consente di mantenere la nostra identità di presidio civico e culturale, cioè uno spazio di aggregazione dove le attività educative, sociali, culturali e di intrattenimento si sovrappongono e si contaminano, rafforzandosi le une con le altre.
Siamo indignati perché una decisione simile, così divisiva, non si prende a 2 mesi dalle elezioni comunali, in fretta e furia, senza una seria riflessione e un vero progetto per la gestione a fini sociali di questo immobile. O forse è proprio questo l’obiettivo di questa operazione? Restituire alla città un semplice atrio della stazione dove invece si era costruito un progetto di cittadinanza attiva e di inclusione sociale?
Chiediamo, a questo punto, di sospendere questo iter e che il futuro del Movicentro nasca da un serio confronto partecipato che coinvolga tutta la cittadinanza.
Il Cda della cooperativa ZAC! Zone Attive di Cittadinanza
con i 15 soci lavoratori