Mercoledì 28 Marzo 2018 - 20.30
Una città per tutti
A Ivrea si può fare!
Il sistema del welfare così come l'abbiamo conosciuto è in crisi profonda. I motivi di questa crisi sono molti e complessi, ma alcuni si possono riconoscere facilmente.
Le nostre società sono frastornate dagli effetti di una crisi economica ormai strutturale, che attraversa tutto il modello capitalistico di produzione, con le sue conseguenze di disoccupazione e disuguaglianza sempre crescenti; sono trasformate da un cambiamento demografico senza precedenti, che vede aumentare le aspettative di vita, ma anche calare drasticamente la natalità e l'apporto delle giovani generazioni; sono interpellate dalle sacrosante richieste di speranza e di vita dei popoli che pagano il prezzo più alto dello "sviluppo", sotto forma di sfruttamento e di guerra.
Di fronte a problemi e cambiamenti così imponenti è inaccettabile lasciar morire gradualmente le vecchie forme di protezione sociale, senza pensare di sostituirle, ma è anche insufficiente rincorrere timide soluzioni che riescono a malapena a riparare le falle più evidenti.
Occorre invece raccogliere la sfida della crisi per ripensare profondamente il sistema del welfare, da una parte individuando quei servizi essenziali che uno stato deve garantire ai propri cittadini e che si devono ad ogni costo tutelare, dall'altra immaginando nuove forme di mutualità e di solidarietà, costruite dal basso, per combattere gli atteggiamenti di delega e passività e rendere ciascuna comunità più responsabile e resiliente. Serve una rivoluzione culturale, uno slancio verso il bene comune, che si deve esprimere a tutti i livelli, dalle politiche nazionali a quelle più locali, perchè il nostro paese e le nostre città siano davvero "per tutti".
Ne parleremo allo ZAC, mercoledì 28 marzo, alle 20,30, con il quarto appuntamento del percorso "A Ivrea si può fare" e lo faremo con l'aiuto di due esperte di politiche sociali, Ellade Peller, da anni presidente del Consorzio Socio-assistenziale In.Re.Te., a cui chiederemo di individuare i bisogni prioritari e le risorse del nostro territorio, e Chiara Saraceno, Sociologa della famiglia, che ci aiuterà a delineare le forme e i modi di un nuovo welfare, capace di rispondere alle sfide del presente e di guardare con fiducia al futuro. Con loro, e con tutte le associazioni, le strutture e i singoli cittadini che già qui e ora stanno lavorando per rendere più inclusiva e solidale la nostra comunità, ci piacerebbe iniziare a tracciare la direzione per una politica sociale condivisa per la nostra città, in favore di tutte le fragilità.
Come può una realtà viva e inclusiva come lo ZAC! avvicinarsi all'importante momento delle elezioni amministrative della propria città?
I soci dello ZAC! - nella cornice della Palestra di Politica, che da ormai un anno è attiva nell'atrio del Movicentro – hanno deciso di affrontare, insieme ad altre associazioni locali, i temi che ritengono più importanti per il futuro di Ivrea, organizzando alcune serate di approfondimento che sappiano lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Un modo per provare a delineare la città che vorremmo, fatta e costruita con il contributo di tutti, non solo semplici richieste da sottoporre al mondo della politica, ma temi importanti su cui attivare la cittadinanza perché con il suo esempio possa orientare le scelte politiche per il futuro della nostra città.
“A Ivrea si può fare!” è un ciclo di cinque serate per sognare la Città del futuro, provare a capire quali siano i problemi reali che stanno facendo impoverire il nostro territorio, per poter immaginare politiche concrete e realizzabili che possano rilanciare questa nostra terra. In ogni serata ci sarà un esperto che ci aiuterà a riflettere e ragionare sulle prospettive, con un ospite locale che ci aiuti ad approfondire le problematiche senza restare in superficie, cercando di contestualizzare le idee e le proposte sull’orizzonte della nostra città, con i risultati che ha già raggiunto e con le nuove possibili strade da intraprendere.
Ci immaginiamo queste serate come un luogo di confronto, di dibattito sereno e partecipazione, un seme che possa germogliare tra i cittadini e anche nel mondo della politica “istituzionale”. C’è tanto fermento dal basso, tante idee serie e percorribili, che possono diventare obiettivi concreti per i futuri amministratori di Ivrea: mettiamole in luce e facciamole funzionare anche nella nostra città!