Spesso oggi abbiamo la sensazione di essere "orfani" della politica. Traditi dai partiti che avrebbero dovuto rappresentare  i nostri bisogni e le nostre speranze, disgustati dai comportamenti  disonesti di tanti "politici", convinti che ormai la decisione politica sia tutta in mano a un'elite di potenti, noi cittadini ci sentiamo inascoltati e impotenti.
Non abbiamo smesso di FARE politica, anzi: in questi ultimi anni sempre più numerosi sono i luoghi, come lo ZAC, dove si cerca di vivere nelle scelte di tutti i giorni i valori in cui crediamo e di costruire dal basso risposte concrete ai bisogni reali delle persone. Si fanno politiche di inclusione e di accoglienza, tenendo la porta aperta a tutti e credendo fermamente nella ricchezza che viene dalla diversità. Si fanno politiche di coesione sociale, ricostruendo reti di solidarietà e di comunità, a sostegno soprattutto dei più deboli. Si fanno politiche di legalità e cittadinanza, sostenendo nei giovani l'amore per il loro territorio e per il bene comune, educando al rispetto reciproco e stimolando la partecipazione e il protagonismo. Si fanno politiche economiche capaci di futuro, valorizzando chi lavora nel rispetto delle persone e dell'ambiente e scegliendo produzioni sostenibili e solidali.
Quello che ci manca è uno spazio dove PARLARE di politica: un luogo di confronto e di vero dibattito pubblico, dove formarci opinioni e imparare a  porci le domande giuste, uno spazio in cui ridare dignità alla parola Politica, uno spazio aperto e accessibile a tutti, dove affrontare i problemi che nascono dalla nostra esperienza quotidiana dando loro un respiro più ampio, con lo sguardo aperto alla città e al mondo.
Da oggi vogliamo costruire questo spazio allo ZAC: lo immaginiamo come una  Palestra di Politica, strutturata un po' come una scuola, con una serie di momenti di approfondimento guidati da esperti, sui temi fondamentali della democrazia e della rappresentanza, seguiti da ampi spazi di confronto per "riallenarci" al dibattito, far crescere la partecipazione dal basso e provare a ricucire lo strappo tra i cittadini e il mondo della politica.
Abbiamo programmato una prima serie di tre incontri, fiduciosi che altri ne seguiranno sui grandi temi del nostro tempo, se avremo saputo riattivare il piacere del confronto e della discussione e dimostrare che la politica "CI SERVE".
Il primo appuntamento sarà giovedì 16 marzo alle ore 21: Valentina Paze', docente di filosofia politica all'Università di Torino, risponderà alla domanda "A cosa serve la democrazia?" aiutandoci a riflettere su democrazia e populismo.
Giovedì 20 aprile sempre alle 21, Francesco Pallante, docente di diritto costituzionale, ci spiegherà "A cosa serve votare?" parlando di sistemi elettorali, rappresentanza e governabilità.
Infine, venerdì 19 maggio, Antonio Floridia, responsabile delle Politiche per la Partecipazione della Regione Toscana, rifletterà sul tema  "A cosa servono i partiti?", i partiti com'erano, come sono e come potrebbero essere.
Un invito a tutti dunque, a entrare nella nostra Palestra della Politica, con tanta voglia di mettersi in gioco, lasciando fuori pregiudizi e chiusure. E uno spazio speciale per i giovani, che speriamo di accogliere numerosi, perché imparino ad avvicinarsi alla politica con consapevolezza e con passione.